VERSO IL 25 APRILE, OGNI GIORNO LA STORIA DI UN PARTIGIANO

Apr 24, 2020 No Comments by

_VERSO IL 25 APRILE, OGNI GIORNO LA STORIA DI UN PARTIGIANO_
_Omaggio alla Partigiana CARLA CAPPONI, Patriota_

Medaglia d’Oro al Valor Militare

Carla Capponi nasce a Roma da famiglia piccolo-borghese e antifascista, di origine marchigiana. Frequenta le scuole superiori e poi la facoltà di Giurisprudenza, che deve però lasciare alla morte del padre (1940) per lavorare e contribuire al bilancio familiare.
Il 19 luglio 1943, subito dopo il bombardamento di San Lorenzo, Carla accorre al Policlinico in cerca della madre e vi rimane come volontaria successivamente consente che nel suo appartamento di fronte al Foro di Traiano si riuniscano clandestinamente attivisti comunisti mentre in via Margutta conosce l’attivista Filiberto Sardella (uno dei dirigenti di Bandiera Rossa ).
La mattina del 9 settembre 1943, Carla Capponi segue un gruppo di civili armati sommariamente e accorre volontaria sulla linea del fuoco della battaglia per la difesa di Roma dalle truppe tedesche, nei pressi della Basilica di San Paolo. Si unisce a un gruppo di donne che, alla Garbatella, distribuiscono cibo ai militari italiani e si offre di combattere, si prodiga per l’intera notte ad assistere i feriti. Il giorno dopo, con l’avanzare del nemico, fugge in direzione della passeggiata archeologica. A Porta Capena assiste al mitragliamento di un carro armato italiano in ritirata, da parte di un più potente “Tigre” tedesco che sopraggiunge dal centro. Attraversa temeraria la strada e salva la vita al carrista italiano, trascinandolo fuori per le ascelle e caricandoselo per alcuni tratti sulle spalle, sino alla propria abitazione.
Con l’occupazione tedesca Carla Capponi entra nel Partito Comunista Italiano e partecipa attivamente alla Resistenza nel GAP Centrale Carlo Pisacane, comandato da Rosario Bentivegna. In ottobre, poiché i compagni dei GAP le negavano l’armamento, riservando alle donne solo funzioni di appoggio, ruba la pistola a un milite della GNR in un autobus sovraffollato.
Ha il battesimo del fuoco la sera del 17 dicembre 1943, in un’azione in Via Veneto con Bentivegna, Mario Fiorentini e Lucia Ottobrini nella quale perde la vita un ufficiale tedesco. Il giorno dopo, la medesima formazione deposita una bomba all’uscita del cinema Barberini, frequentato da soldati tedeschi.
Il 26 dicembre, dal lungotevere sovrastante via della Lungara, Mario Fiorentini, in bicicletta, lancia un ordigno esplosivo contro l’ingresso del carcere di Regina Coeli, mentre 28 militari tedeschi sono impegnati nel cambio della guardia. Carla Capponi partecipa, a copertura dell’azione, insieme con Rosario Bentivegna, Franco di Lernia e Lucia Ottobrini.
Dopo lo sbarco di Anzio (22 gennaio 1944), la Capponi viene destinata, insieme con tutta la sua formazione, nell’VIII zona (Prenestino, Torpignattara, Quadraro, Centocelle, Quarticciolo), entrando così nella piena clandestinità. Dorme nelle baracche della Borgata Gordiani. Torna ad agire nel centro di Roma ai primi di marzo.
Il 23 marzo 1944, i GAP centrali al comando di Carlo Salinari (Spartaco) e Franco Calamandrei (Cola) compiono la loro più importante azione, quella di via Rasella, durante il transito di una compagnia in assetto di guerra del I battaglione del Polizeiregiment “Bozen” composta da 156 uomini. La bomba al tritolo trasportata in un carretto della nettezza urbana viene fatta brillare da Rosario Bentivegna. Carla Capponi è nei pressi con in braccio l’impermeabile che consegnerà al compagno per cambiarsi di abito, prima di allontanarsi. Partecipano altri 10 gappisti, che effettuano un fuoco di copertura con bombe da mortaio. L ‘attentato e il successivo fuoco di risposta dei tedeschi provocano la morte immediata di 32 militari tedeschi e il ferimento di altri 110.
Per rappresaglia contro la morte dei 33 militari del “Bozen”, i tedeschi trucidano 335 prigionieri o rastrellati italiani, tra civili, partigiani, militari, ebrei, antifascisti, nell’eccidio delle Fosse Ardeatine. La notizia viene data a rappresaglia eseguita.
A guerra finita viene decorata con la Medaglia d’Oro al Valor Militare per la sua lotta contro il fascismo e il nazismo.
Nel 1953 è eletta deputato nelle liste del PCI; si ripresenta nel 1972 nel collegio di Roma, conseguendo il più alto numero delle preferenze di lista dopo Enrico Berlinguer.

OGNI GIORNO UN PARTIGIANO

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