LIBERTA’ PER ILARIA SALIS!
Mar 05, 2024
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In una sala gremita fino all’ultimo posto, e con molte persone rimaste fuori (con le quali ci scusiamo) abbiamo affrontato e denunciato, sabato 5 marzo a Roma, la vicenda di Ilaria Salis e l’incubo che sta vivendo a Budapest per essere un’antifascista militante.
Ringraziamo Friccicore che ha ospitato la bellissima iniziativa, Fabio Marcelli e il Cred per averla promossa con noi e per l’analisi dettagliata dal punto di vista giuridico della faccenda, Zerocalcare per le sue parole chiare e mai banali sul sostegno a fasi alterne di molti compagni ed infine ringraziamo tutti i partecipanti.
Libertà per Ilaria Salis!
Ilaria Salis è un’antifascista rinchiusa in un carcere di massima sicurezza in Ungheria ormai da quasi un anno e rischia di dover scontare una pena assurda senza la possibilità di chiedere i domiciliari.
Ilaria è accusata di aver aggredito due neonazisti, nonostante non ci siano prove chiare della partecipazione all’aggressione.
Ilaria manifestava insieme ad altri militanti antifascisti europei contro i festeggiamenti del giorno dell’onore, una ricorrenza che riunisce a Budapest migliaia di neonazisti e neofascisti per festeggiare un battaglione nazista che tentò di impedire l’assedio della città da parte dell’Armata Rossa.
Ilaria è accusata di fare parte di un gruppo organizzato e di aver pianificato l’azione e per questo è detenuta in Ungheria un paese membro dell’Unione Europea. Il governo del nostro paese non ha ancora fatto nulla di fronte a quanto accaduto, eppure ricordiamo il rapporto amichevole e di reciproca stima fra Meloni e Orban.
Difficile dimenticare che secondo Meloni e Salvini Orban è un modello da seguire, almeno finché non dovesse voltare le spalle alla Nato.
Difficile non pensare che tutto questo modo di fare, di agire, possa diffondersi nel cuore dell’Europa Antifascista.
Oggi è Ilaria ad essere trascinata con mani e piedi incatenati come una bestia in un’aula di tribunale, domani potremmo essere noi che scriviamo queste poche righe o chiunque altro che continuerà a lottare contro i vecchi e nuovi fascismi d’Italia, d’Europa e del mondo.
Il nostro sostegno, la nostra solidarietà il nostro supporto alla liberazione di Ilaria Salis, perché la lotta antifascista è un dovere, non un reato.