AVANTI NO TAV!

Cambiano i governi, si alternano i proclami, ma i lavori per il TAV Torino-Lione, progetto inutile e dannoso sotto tutti i punti di vista, non si fermano. Troppo importanti gli interessi economici dei soliti noti nascosti tra i faldoni del progetto. Poco importa che la stessa Corte dei Conti europea ha bocciato il progetto, così come il nuovo sindaco di Lione. Poco importa che nel resto d’Italia la rete infrastrutturale è in condizioni pietose con continui crolli, smottamenti e frane.

Ma tra le splendide montagne bersaglio di questa “grande opera” la resistenza dei NO TAV non si arresta, trovando ogni giorno coraggio e determinazione da più di vent’anni. Non basta la militarizzazione, non bastano le denunce a piegare un popolo che non vuole quella truffa, che non vuole l’amianto nell’aria.

Nuovi presidi sorgono, nuovi sentieri vengono aperti tra i boschi per aggirare gli accerchiamenti militari, nuovi chiodi a quattro punte compaiono sulle strade per fermare i blindati.

Così fu nella Resistenza partigiana. Così è nella nuova Resistenza NO TAV.

Onore a chi lotta per la propria terra.

Fino alla vittoria!