Sullo IUS SOLI
Ci fanno pena questi difensori della razza. Dalla Lega che cavalca il malcontento popolare strumentalizzando ogni cosa riguarda gli immigrati a Casapound e sodali che rivendicano la storia dell’antica Roma come propria e poi ignorano che nell’antica Roma, dalla Constitutio Antoniniana del 212 d.C. (quindi 101 anni prima dell’editto di Costantino col quale la cristianità venne accettata) ogni abitante dell’Impero era cittadino romano, e prima di essa la cittadinanza veniva data per meriti di lavoro o di guerra.
Lo diciamo con chiarezza, noi siamo favorevoli allo Ius Soli. Ovvero al dare la cittadinanza ai bambini stranieri nati in Italia, ma pensiamo anche che sia solo uno strumento che non cambia la situazione attuale. Uno Stato deve garantire per tutti i suoi cittadini, autoctoni o immigrati, gli strumenti per vivere una vita dignitosa. Deve garantire un’integrazione che porti ricchezza sociale e culturale, scongiurando povertà, ghetti e guerra tra poveri. Lo Ius Soli è solo un tassello di un mosaico più ampio, difficile da comporre. Crediamo nel valore ‘sacro’ dell’accoglienza, ma accogliere non significa raccogliere. Il Mare Nostrum deve cessare di essere un cimitero marittimo e chi arriva in Italia non può essere gettato in mezzo ad una strada. Allo stesso tempo non si possono scaricare sulle fasce più deboli le conseguenze di un’immigrazione mal gestita e spesso utilizzata per fare affari e operazioni politiche infami.
Noi lottiamo per l’uguaglianza, affinché quindi ogni individuo sia messo nelle condizioni di condurre un’esistenza degna, ma soprattutto lottiamo affinché nessuno sia più costretto a lasciare la propria terra, la propria famiglia, le proprie radici, la propria Patria. Questo significa lottare contro l’imperialismo, lottare contro lo sfruttamento e la supremazia del capitale sull’essere umano. Questo è il socialismo che vogliamo.
