Su Salvini e la retata degli immigrati a Milano

Mag 03, 2017 No Comments by

Vedere Salvini con il telefonino in mano che filma la retata degli immigrati alla stazione di Milano è una scena da non dimenticare.

Sentirlo fare battute mentre file di persone vengono caricate a forza e portate in Questura, va impresso nella mente.

Servirà per rispondere a chi, quando si scende in piazza per impedire che il leghista tenga un comizio in qualche città, pensa che si faccia il suo gioco. Che lo si aiuti facendolo passare da vittima.

Riflessioni buone per i professionisti del distinguo, dell’analisi raffinata fatta su un comodo divano. La disumanità con cui Salvini affronta il tema dell’immigrazione non ammette sconti. Tantomeno sofismi.

E qui non c’entrano le discussioni sull’immigrazione. Non c’entrano le divisioni tra chi sposa l’accoglienza indiscriminata e chi la vede come una trappola. Qui si tratta di una scelta di campo. Chi sta con Salvini e chi la pensa come lui (compresi gli alleati improvvisati paladini della Patria per meri fini elettorali) ci troverà sempre contro. Distinzioni e sofismi li lasciamo ad altri.

Patria Socialista

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