“MALEDETTO SIA IL TRADITORE DELLA PROPRIA PATRIA”
“MALEDETTO SIA IL TRADITORE DELLA PROPRIA PATRIA”
Quel pomeriggio del 4 maggio 1980 non venne sospesa solo una partita, non si fermarono solo le fabbriche.
Restarono in sospeso i fiati e le vite di milioni di jugoslavi che vivevano fraternamente nella Repubblica Federale Socialista di Jugoslavia, come mai prima e dopo di quel momento. Attoniti, molti si chiesero: “E ora cosa succederà?”.
Dopo pochissimi anni e sotto il soffio dei paesi nemici, divamparono le fiamme fratricide della guerra civile e il crollo del sogno socialista e unitario del Maresciallo Tito.
Oggi salutiamo a capo chino la più irriducibile e feroce tigre che il nazifascismo incontrò sulla sua strada in Europa continentale. Il Padre dell’Unione degli Slavi del Sud sotto un unico disegno di pace e collaborazione.
“La Pace durerà cent’anni ma noi dobbiamo essere pronti alla guerra domani” J. B. Tito
Druze Tito, mi ti se kunemo, Compagno Tito, ti vogliamo bene.