“IL SONNO DELLA RAGIONE GENERA MOSTRI”

Gli ultimi fatti politici avvenuti a livello nazionale sono la prova inconfutabile della deriva sempre più autoritaria e repressiva verso cui ci sta portando questo modello economico. C’è un filo conduttore che unisce il Decreto Sicurezza Bis da poco approvato in Senato con la politica attuata negli scorsi anni dai governi che si sono susseguiti. Una politica che ha permesso tutto questo e che ha legittimato la situazione in cui ci troviamo. Il teatrino della politica istituzionale italiana si è dato da fare promuovendo alternative fittizie compatibili con gli interessi del grande capitale. Chi parla di accoglienza e lavoro favorendo politiche neoliberiste degne della Thatcher, chi parla di sovranità nazionale dimenticando volutamente che sovranità senza socialismo significa sovranità dei grandi interessi non certo del Popolo. Tutti gli schieramenti hanno favorito investimenti colossali per spese militari e missioni all’estero, nessuno escluso. Tutti sono stati concordi sulle politiche di precarizzazione del mondo del lavoro, sulla distruzione dello stato sociale, sulla repressione del dissenso, sulla difesa di banche e Finanza. Il meccanismo attuato per servire il grande capitale ha funzionato alla perfezione e il Decreto Sicurezza è la prova e nel contempo l’incoronazione di questo processo in atto da tempo. Colpire una seconda volta coloro che sono stati colpiti una prima, diffondendo una morale utile alla classe dominante è un pensiero generale che disumanizza gli esseri umani trasformandoli in merci e/o problemi.
È possibile bastonare e arrestare lavoratori che non vendono la propria dignità, è possibile sgomberare senza pietà chi non accetta di dormire per strada, è possibile lasciar morire in mare chi fugge da ciò che gli abbiamo portato, è possibile distruggere quei pochi luoghi di socialità rimasti nell’individualismo di questa società (come sta succedendo in queste ore all’XM24 di Bologna) ed è possibile identificare come mostri i ragazzi in curva allo stadio, spesso unico luogo di aggregazione rimasto.
Ecco allora dove sta la continuità tra il Decreto Sicurezza Bis ed il passato: nell’abitudine. Ci hanno piano piano abituati ad accettare passivamente qualsiasi scelta fatta sulla nostra pelle, ci hanno abituati alla sottomissione. 
Così quello che fino a ieri era il banco di prova della repressione per lavoratori in lotta, per i militanti politici e per i tifosi è da oggi diventato una prassi per tutta la popolazione a livello nazionale e non solo. 
Ma ormai siamo abituati.
Oppure no…