GODETEVI LA PASSERELLA, FINCHÉ DURA

Una volta, diversi anni or sono, in una libreria anarchica ci confrontammo con il libraio informandolo che era appena caduto il governo. Lui con fare di chi la sa lunga ci rispose: “non vi preoccupate, ce ne sarà un altro”
La semplicità di quella risposta fu indicativa. Il nostro è un paese da passerella, il susseguirsi dei governi scandisce un suono disarmonico e continuativo che non ha mai tenuto conto dei bisogni del proprio popolo, dei propri esseri umani. La nostra democrazia, frutto di un americanismo di maniera è un infinito banco di prova del funzionamento di una Repubblica. Oggi come ieri si grida ad una vittoria che sarà ingovernabile, ci si agita per cercare accordi strutturali che non reggeranno, si rincorre la possibilità che un governo giovane possa cadere, poi si cerca la responsabilità di costruire dei tecnicismi governativi che evitino le elezioni ed infine, approvate le riforme che nessun governo avrebbe firmato, il compito dei tecnici è quello di riportare la Repubblica alle elezioni. E far sì che il serpente del tempo si rimorda la coda. In tutto questo il Popolo?
Il Popolo è quell’ostacolo vivente e chiassoso che rallenta il susseguirsi dei tecnici impreparati della politica. La gravità del nostro tempo è che da decenni le rappresentanze sociali in parlamento non ci sono più, che operai, impiegati, braccianti, insegnanti, tecnici, artisti e militari non hanno una rappresentanza nella Democrazia di questo paese. Nessun poco impettito deputato o senatore vive o conosce le necessità del suo popolo. Questo è il vero attacco alla Democrazia. Questa è davvero la fiamma che brucia la nostra Costituzione Partigiana. Il problema, come varie volte abbiamo detto, non sono le leggi, ma l’educazione, non sono le regole ma la coscienza. Sembra, a detta di tutti, che sia l’epoca della ricerca dell'”uomo forte” del leader risolutivo e popolare, ma non è esatto. Il Popolo vuole un Sistema forte, un Sistema che sia in grado di rispondere alle necessità più basse e che possa elevarlo dalle preoccupazioni più primitive. L’educazione liberal che destra e sinistra ci impongono come unico sistema non avvelenerà per molto tempo ancora il nostro Popolo. L’inconscio collettivo di chi si sveglia alle 6 del mattino e si spacca la schiena perché il loro sistema passerella funzioni, per poi tornare quando il sole è tramontato non berrà questo veleno al lungo. Sappiamo tutti che è una questione di tempo, il Socialismo risveglierà quelle in-coscienze, le nostre Idee saranno la riscossa che manderà a lavorare chi oggi sfila sulla passerella della nostra Repubblica.
Per cui fate i vostri giochi, stringete le vostre luride alleanze trasversali, vomitate le vostre promesse che nessuno ricorderà. Siete solo burattini di un grande circo decadente.
Il problema non è il governo, il problema è il sistema. E nessuno meglio di noi tutti sa come sostituirlo.