FIGLI DELLA STESSA RABBIA
La sera del 28 febbraio 1978 l’ottusa canaglia fascista spara nel mucchio. La carogna Anselmi ferisce e Valerio Fioravanti infierisce, sul compagno Roberto Scialabba, militante di Lotta Continua.
Per anni stampa e inquirenti si concentrarono sui piccoli precedenti di Roberto, secondo il collaudato ricorso al “regolamento di conti” tra criminali.
Nel 1982 il pentito dei NAR Cristiano Fioravanti rivendicherà l’omicidio.
A Roberto, figlio della stessa Rabbia, fratello nella stessa Idea.