BREXIT E POSSIBILI SCENARI PER LE PATRIE FUTURE
Il risultato elettorale britannico vede certamente un trionfo dei conservatori forti del grido della Brexit. Una vittoria così schiacciante dei Tory non si ricordava dall’epoca della Thatcher. Ma il dato britannico è tutt’altro che scontato. Di fatto queste elezioni hanno messo in luce due grandi contraddizioni interne al Regno Unito: la Scozia e l’Irlanda del Nord hanno dato picche a questa continuità di pensiero. Le due Patrie simbolo dell’indipendentismo da Londra, hanno espresso in maniera forte la loro contrarietà alla Brexit spinta da Boris Jhonson. In Scozia abbiamo il trionfo dello Scottish National Party (storico partito della sinistra indipendentista) che dopo aver perso per poco lo scorso referendum sull’indipendenza, oggi torna a gridare a gran voce che il futuro dei figli di Scozia non può essere deciso da Londra e dai conservatori. Gli fa eco l’Ulster che inchioda lo stesso tipo di voto, ribadendo che in seno all’Europa il popolo irlandese unitariamente vuole imporre la sua libera volontà. Nello scorso referendum, ad Edimburgo, una lieve maggioranza di scozzesi si era espressa per restare uniti con la Gran Bretagna, ma è fondamentale ribadire che i conservatori in quella Patria sono pressoché assenti e che il voto contrario all’indipendenza era comunque cavalcato dalla sinistra labourista. Coi risultati di oggi si riapre una questione importante sull’indipendenza che probabilmente vedrebbe molti più cittadini scozzesi concepire la libertà della Patria da Londra come giusto ed economicamente corretto. Ricordiamo che la Scozia possiede il 20% del petrolio Brent e che vorrebbe renderlo liberamente commerciabile con chi ritiene più opportuno.
L’orizzonte della perfida Albione si presenta oggi come un territorio di nuove battaglie per la vera sovranità dei popoli che ivi la “coltivano”, restituendo, con la possibilità di donare al mondo intero, una ribellione contro l’ennesimo baluardo dell’imperialismo, il Regno Unito ed il Commonwealth. Risulta evidente che, in questa specifica lotta ed in questo specifico istante, l’Europa diviene elemento essenziale per le scelte future di questi paesi che con la Volontà di divenire orfani della Gran Bretagna sentono il bisogno di garantire la stabilità della propria economia attraverso la partecipazione autonoma nell’Unione Europea.
Dobbiamo quindi tornare a guardare con attenzione internazionalista alla Scozia ed all’Irlanda del Nord come la possibile riscossa della Working Class che vuole, attraverso una battaglia patriottica, ribadire il senso di giustizia e libertà nelle sue politiche future. Consapevoli che quello continentale è il principale campo di battaglia per un’Europa dei popoli e delle Patrie e non dei capitali e della finanza.
“Nemo me impune lacessit”
